TREKKING & TREKKING


Per far sognare gli amanti del Trekkingvoglio descrivervi una tappa della famosissima "VIA REGINA"

SULL'ANTICA STRADA REGINA DA MENAGGIO A REZZONICO

L'Antica Strada Regina che si snodava sulla sponda occidentale del lago, collegava Como ai passi alpini. Il tracciato di questa strada regia romana costeggiava la riva, talvolta coincidente e spesso parallela all'attuale strada. Seguiamo qui un tratto ben conservato dell'antica strada, che porta da Nobiallo (frazione di Menaggio) al nucleo storico di Rezzonico.

ITINERARIO: Menaggio-Nobiallo-SassoRancio-Acquaseria-Molvedo-SantaMaria-Rezzonico
DURATA TOTALE ORE:3.00
DISLIVELLO: 150 m.
DIFFICOLTÀ: qualche breve tratto ripido
SEGNAVIA: alcuni cartelli in legno “Sentiero del Giubileo 2000”
COLLEGAMENTI: per Menaggio in autobus linea C10 oppure in aliscafo, battello, traghetto Ritorno da Rezzonico in autobus linea C10

PERCORSO: a Menaggio da Piazza Garibaldi seguire il lungo lago fino al Lido per poi proseguire in Via Roma. Dopo ca. 50 m imboccare Via Cipressi a destra che dopo aver passato l’entrata del campeggio Europa sbuca sulla statale che si segue lungo il marciapiede a destra. Giunti all'imbocco della galleria, prendere la stradina pedonale sulla destra, passando per la palestra di roccia.

Raggiunta di nuovo la statale si attraversa per proseguire sul marciapiede fino ad imboccare la stradina che sale alla caserma dei carabinieri. Da qui si segue l'indicazione per la Vecchia Strada Regina. Si entra nell’abitato di Nobiallo costeggiando la chiesa di S. Bartolomeo e S. Nicolao con il suo campanile romanico pendente del 13° secolo. Proseguendo sull’Antica Regina si incontra il Santuario della Madonna della Pace del 1660, dove si venera un simulacro che, nel 1558 versò lacrime. Qui inizia la gradinata che porta sulle pendici del Sasso Rancio dove, nel XVIII e XIX secolo c’erano delle miniere del ferro. Si sale fino a 350 m. Si passa sopra Villa la Gaeta che fu costruita negli anni 20,poi si oltrepassa un “modernissimo residence” e si prosegue diritto sull’acciottolato che scende ripidamente sbucando su un tratto di statale dismesso, dopo l’apertura di una galleria.

Prendendo a sinistra si raggiunge lo sbocco della galleria stessa, da qui si procede con cautela per ca.100 m sul margine della statale e all’altezza della galleria successiva, si prende la strada dismessa sulla destra. Trenta metri dopo si imbocca lo sterrato sulla sinistra che sale sopra l’ingresso della galleria e si prosegue nel bosco. Le prime case che si incontrano sono quelle di Acquaseria. Si attraversa il ponte sul fiume Serio e si entra nel centro abitato. Giunti davanti alla chiesa di S. Abbondio si continua lungo il suo lato destro. Si percorre la via Regina Margherita e in fondo al paese,ad un bivio, ci si dirige a destra (a sinistra la strada sale a Pezzo). La stradina diventa un acciottolato che conduce al paese di Molvedo. A Molvedo il tracciato è interrotto dal parco della Villa Camilla. Per aggirarlo si sale a Mastena. Alla fine dell’acciottolato che collega Acquaseria con Molvedo, all’altezza di una vecchia cabina dell’Enel, si imbocca la mulattiera a sinistra. Arrivati all’abitato di Mastena si gira a destra e si attraversa il centro. Giunti al torrente Cellino, si scende lungo la mulattiera a destra attraversando due volte la strada asfaltata. Alla fine della mulattiera, si prende a sinistra per arrivare ad un oratorio. Si consiglia una piccola deviazione verso lago per ammirare la chiesa di Santa Maria (1464) e i ruderi di un’antica fortezza romana.

Tornati all’oratorio si riprende il vecchio tracciato. Oltrepassata la carrozzabile per le frazioni alte di Santa Maria, si prosegue sull’Antica Strada fra campicelli e bordure di muri. Prima di raggiungere Rezzonico, si passa a destra il “Castellaccio” che è quanto rimane di una torre basso medioevale. L’area è attrezzata di fontana e tavoli per il picnic. L’acciottolato scende al paese di Rezzonico e sbuca sulla statale dimessa che si attraversa per dirigersi in riva al lago dove si trova il pittoresco molo. Passati sotto i portici, si risale lungo la scalinata e si arriva al castello. È una delle rare fortificazioni ben conservate del lago con un’alta torre a merli del XIV secolo e parte delle mura che facevano da recinto, ove i locali potevano radunarsi in caso di pericolo.

Dal castello ci si dirige verso la statale dove si trova la fermata dell'autobus.

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